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martedì, aprile 08, 2008

Squadra (addio alla) 

Carissimi tutti,

non è stato facile, per niente, prendere la decisione che ho preso nei gg scorsi e soprattutto parlarne con Sergio e con voi ieri sera.

È stato –appunto- un “click”, un lampo in cui mi sono reso conto che questa esperienza travolgente ed affascinante che è sempre stato per me seguire il laboratorio del Sette era diventata un peso insostenibile per spalle che evidentemente non sono poi così solide e larghe. Non in questo periodo almeno.
L’ho detto anche alla mia (quasi ex) moglie poco fa e pure lei mi ha detto che è un errore. Ma non posso mandare a quel paese altri o altro e paradossalmente ci mando voi, rinunciando a quello che dovrebbe essere l’unico momento di sfogo fisico-emotivo vero della sett. Buffo no?

Mi dispiace, mi dispiace tanto; ma mi dispiace più lasciare voi che rinunciare all’ennesima sfida. Non ho più tanta voglia di combattere, ho combattuto molto negli ultimi anni e ora sono arrivato. Mi devo occupare di me stesso e non percepivo più quella ricarica espressiva e sentimentale che invece il Sette aveva sempre rappresentato per me. Mi mancherete, mi mancheranno i momenti “d’oro” del gruppo che mi ostino ancora a chiamare “Seistatotu” (anche se la formazione storica è stata rimaneggiata più volte). Ho paura però che non mi mancherà calcare il palcoscenico con voi quest’anno.

Ieri sera quando me ne sono andato sono stato avvolto da un’immensa malinconia. Ho fatto quattro passi per le vie del Pigneto. A casa –io che non bevo mai, soprattutto da solo- mi son fatto una birra, assente e scollegato, davanti alla tv. Poi un cumulo indicibile di piatti da lavare mi aspettava da 3 gg e ha chiesto gli dedicassi attenzione. Infine mi sono rilassato con una sigaretta. Del tutto naturalmente ho realizzato che avevo fatto la cosa giusta, quest’anno. Mi sono sentito liberato da un impegno. Un altro click.

Voi siete stati carinissimi come sempre ieri sera. Mi scuso perché ognuno ha i suoi problemi e non è giusto che i miei pesino più di quelli altrui. Anche per questo, Marina, non posso nemmeno pensare di essere un fardello ingombrante, già mi sento abbastanza in colpa così…

Ho già chiesto a Sergio se a Ott vorrà inserirmi in qualche altro gruppo del Sette. Magari con qualcuno di voi ci ritroveremo a condividere ancora emozioni forti e intense che solo quando si sono sperimentate si possono comprendere. Come in un serial la nostra “formazione” è cambiata più volte negli anni, magari ci ritroveremo in una “Nuova Squadra”, come è accaduto alla più bella fiction Rai(3) degli ultimi 10 anni.

Perdonatemi quindi il tono vagamente patetico, ma nell’abbracciare tutti e 10 fatemi mandare un saluto particolare a coloro che hanno sempre fatto parte del gruppo in questi anni, senza saltare mai nessun periodo: Massimo, Roberto, Giovanni, Luca, Marina (in rigoroso ordine alfabetico per cognome). Voi rappresentate la memoria storica completa di questo gruppo, di questa “squadra”. Una Compagnia di folli intelligenti e speciali che però ha sempre avuto vita propria al di là delle persone che l’ hanno via via composta (lo sapete che questa è una mia teoria di cui sono convintissimo!).

Con coloro con cui l’amicizia si era più approfondita non cambierà molto: non vi liberate tanto facilmente di me!

Da vanitoso puro non rinuncio all’ultimo corale abbraccio. Tanta merda per lo spettacolo di Giu. Sarò idealmente con voi.

Baci forti.
Mau

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