Ho appena salutato un amico, stamattina.

Ho pensato erroneamente che averlo frequentato molto di meno negli ultimi anni potesse diminuire il dispiacere.

Poi, sedendomi in quella chiesa, sono ritornate vive migliaia di immagini.

Urla di incitamento su un campo di gioco, o su un pullman prima di una partita.
Pomeriggi passati insieme per cercare un cd di una canzone per il quale si era fissato, oppure alla ricerca di componenti per una ipotetica gara di autoradio più potenti in macchina. Ovviamente l’ha vinta lui, mi ricordo che al collaudo ci fermò pure la stradale a via Veneto.

Mi ricordo di feste improvvisate, di feste di capodanno dove ci imbucavamo, di feste a casa di amiche che ci guardavano storto perché al solito si era bevuto un pochino troppo.

Mi ricordo tavolate di ristoranti in cui le portate non finivano mai, e quando finivano eravamo contenti lo stesso perché si faceva il mitico traversone.

Mi ricordo serate passate in macchina insieme a Piazza del Popolo o a via Veneto, a parlare al finestrino con ragazze sedute nell’auto accanto.

Nottate ai tavolini del Pantheon, con le sedie tutte girate verso i passanti.

Mi ricordo di vacanze indimenticabili, perché si rideva dal primo all’ultimo giorno: le vacanze davvero spensierate, nel continuo sfidarsi in chi “gliela comandava di piu’”.

Conteggi assurdi di pari e dispari, scherzi all'altare della Patria, partite di tresette in qualunque luogo....

Si, mi ricordo le risate, tante, in effetti soprattutto quelle, sul suo volto.

Ora mi sento irriverente, ma pure in chiesa mi viene un sorriso, ricordandolo.

Massi’ lo faccio quel sorriso, conoscendolo, cosa potrebbe desiderare di più da un amico che lo va a trovare ?

Ciao Pepi’:
no, certe cose non si dimenticano con gli anni,
perché non si dimenticano e basta.

Ciao Giuseppe
Carlo

ci sei ancora con le tue risate fragorose
ci sei ancora con i dispettucci e le prese in giro
ci sei ancora con il tuo ottimismo esagerato
ci sei ancora nella vivacità dei tuo gesti
ci sei ancora come esempio di simpatia
ci sei ancora con la tua voglia di fare sempre tardi alle feste
ci sei ancora con la tua allegria
ci sei ancora con le tue frasi storiche
ci sei ancora con i giochi e lo sport estenuante
ci sei ancora nelle giornate al mare
ci sei ancora nella dolcezza della consolazione
ci sei ancora nelle serate estive
ci sei ancora nel giardino della tua casa al mare
ci sei ancora tra i tortellini della tua nonna e i bignè delle torte
ci sei ancora nella forza della tua malattia
ci sei ancora negli sms di speranza
ci sei ancora nella serenità della tua partenza
ci sei ancora e rimarrai per sempre in noi...
...un dolore sordo che non riesco a buttare fuori
ho paura per quando capirò che non ci sei più...
...amato e forte amico di questa vita,
che troppo poco ti è appartenuta per quello che tu ci hai dato...

Marina