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lunedì, gennaio 31, 2005

Harry ti presento Sally 

Non il film... ma la piece teatrale con Giampiero Ingrassia e Marina Massironi.
Sì lo so che si parla di Ingrassia bisogna stare attenti perchè è un grande amico del nostro Sergetto. Però lo dico sinceramente: bravo Giampiero!
L' ho visto oggi pomeriggio al Nuovo. Non so se è già arrivato a Roma, mi pare di no, quindi quando sarà dalle vostre parti vi consiglio di andarlo a vedere. Io ne avevo bisogno, avevo bisogno di spendere un po' di soldi -ora che inizio ufficialmente un periodo di magra... vabbè- a teatro e non solo facendo finta di studiare recitazione.

Per chi ha molto amato il film, come me, c'è un po' il rischio di fare confronti e ovviamente di trovarsi di fronte a qualcos'altro, che potrebbe -dico solo potrebbe- deluderti. Ma in realtà poi apprezzi il rifacimento teatrale, cogli le differenze e la genialità sul come siano state riprodotte tutte le principali situazioni.
Bravi entrambi, bravi anche i comprimari. Spettacolo, per dirla con Luca.
Però Ingrassia mi è piaciuto di più. Non ha tentato di rifare Billy Crystal, ha semplicemente interpretato Harry. Massironi invece a mio parere era più che altro Meg Ryan -a cui tra l'altro somiglia pure un po'- e non Sally, e il risultato lo potete comprendere da soli. Però è una mia idea o semplicemente una questione di gusti (mia moglie ad es ha preferito lei proprio perchè le ricordava Ryan...).

Momento clou, come scriveva Robbie lo scorso anno: ovviamente la scena dell'orgasmo simulato (la sala era per terra dal ridere), su cui si chiude il primo atto.
Ma, tecnicamente -se mi posso permettere una digressione, appunto, pseudo-tecnica- nel secondo atto, verso la fine, quando c'è una complicatissima scena a 4: loro 2 che parlano al telefono, lui con il suo amico, lei con la sua amica, in contemporanea. Riescono tutti e 4 a non impaperarsi mai, senza perdere ritmo e senza al contempo che lo spettatore perda il filo. E' difficile spiegarlo, magari Sergio lo troverà banale, ma per me povero tapino ai primi passi è stato exciting (eccitante, se preferite, ma poi qualcuno con la parola detta in italiano farebbe qualche battutina del menga, come si dice da queste parti).

In realtà una papera Giampiero la prende. Lei dice "12 anni", lui invece di ribadire "da 12 anni?" dice stranamente "da 200 anni?". Si corregge subito, ma Marina è bravissima e riprende la papera di lui come se fosse parte del copione "Da 12, caro, non 200!". Uno dei trucchi che Sergio ci dice/va si usano per aiutarsi durante uno spettacolo!

Vabbè, basta, vi ho tediato sin troppo. Sergio ti prego fai tutti i miei complimenti al tuo amico Giampiero. Volevo quasi andare nei camerini a presentarmi come un tuo allievo, poi mi sembrava di essere troppo sfacciato. In fondo sono un timido...

Al prox blog, alla prox email.
Mau

venerdì, gennaio 28, 2005

Sarà capitato... 

anche a voi di svegliarvi con il motivetto
cretino in testa, di alzarvi e sorprendervi
a canticchiare..."...e l'uomo tigre
...che lotta contro il male..."
oppure insaponandovi...chiedervi se
siete veramente voi il deficiente che
sotto la doccia sospira... "xdono
(mi raccomando con la x)
...ché quel che è fatto è fatto..."
Ecco a me capita sempre di alzarmi ed
avere uno stupido refrain che vaga
in testa senza darmi tregua...ma stamattina
...sorpresa delle sorprese..."...e con le mani amore
per le mani ti prenderò...e senza dire parole nel mio
cuore ti porterò...e non avrò paura se non sarò bella
come dici tu..."...
Ve la riporto tutta...

(La donna cannone F. De Gregori)

Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno,
giuro che lo farò,
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò.
Quando la donna cannone d'oro e d'argento diventerà,
senza passare dalla stazione l'ultimo treno prenderà.
E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà,
dalle porte della notte il giorno si bloccherà,
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.

E con le mani amore, per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non aver paura se non sarò come bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo....
Più....
E senza fame e senza sete
e senza aria e senza rete voleremo via.

Così la donna cannone, quell'enorme mistero volò,
sola verso un cielo nero s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì,
altri giurarono e spergiurarono che non erano rimasti lì.
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non aver paura se non sarò come bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo....
Più...

E senza fame e senza sete
e senza aria e senza rete voleremo via.


baci baci
Angela



mercoledì, gennaio 19, 2005

Che titolo volete? 

Sono qui, solo, a casa. Patetico nelle mie elucubrazioni, nella mia malinconia che talvolta sfocia in rabbia. Non abbastanza, non ancora.
Non sono nemmeno riuscito a piangere. Ieri sera al laboratorio ho parlato con Lia, la mia "insegnante", che, pur conoscendomi ancora pochissimo, mi aveva già visto in faccia che qualcosa non andava. Mi ha incoraggiato a piangere, ma non è successo.
Le mie due lezioni di laboratorio settimanale ora, seppur non paragonabili al nostro gruppo, mi aiuteranno a trovare motivazione.

Mi sento violato. Mi hanno sparato in viso e pugnalato alla schiena, senza che sapessi che c'era una battaglia da combattere. Una battaglia che fosse diversa dalle tante che avevo già combattuto nella mia vita, come tutti del resto. Coglione, idiota. Ingenuo, troppo. Fra 3 mesi compio 45 anni e penso sempre che tutti siano buoni e belli. Testa di cazzo.

Devo rimettere a posto la mia vita. Una mia amica mi ha detto che io vivo di equilibri dinamici. Il che significa che se si tocca qualcosa mi si rimette in discussione tutto.
Lo so, lo so, è successo ad altri. E le fantastiche manifestazioni di stima ed affetto di amici, conoscenti ed ex colleghi mi aiutano molto. Ma man mano che il tutto rientrerà -giustamente- nell'alveo di qualcosa di accaduto, resterò solo con la mia vita, con la mia forza, se ne avrò, con i miei piani, se ne organizzerò.

Vi ringrazio tutti per le vostre parole di questi gg.
Vi voglio davvero tanto bene.

Bacioni
M

mercoledì, gennaio 12, 2005

Pensieri ad alta voce 

l'ho pensato stamattina in metropolitana...nell'abitudinaria quotidiana pressione tra centinaia di sconosciuti che sembrano trascinarsi grigi verso un'altra giornata...altre ore...raramente incontri facce serene...ho pensato che forse ognuna di quelle persone vorrebbe gridare i propri pensieri invece di farli soffocare dalle sovrastrutture...ho pensato all'esercizio che ci ha fatto fare Sergio in cui i reali pensieri venivano dichiarati sottovoce rispetto alla conversazione reale...e mi sono chiesta se e perchè i reali pensieri differiscono quasi sempre dalla conversazione reale...
voglio dire (citazione dotta!!!), nessuno di noi ha dichiarato le stesse parole pensate...realizzare quanto questo sia vero mi spaventa...di me stessa in prima persona...quante volte avrei voglia di gridarli i miei pensieri, quelli reali...quelli che creerebbero, però, troppe complicazioni e troppe ripercussioni...e non mi considero neanche una persona che non esprime ciò che sente...forse lo faccio in modo anche troppo evidente e anche "sconveniente" sia nel lavoro che, in particolare, nella vita privata...ma forse neanche basta...
a volte si è costretti a metterla una maschera...come puoi rispondere a tono cosa senti, se ti è stato imposto di non farlo?...e l'imposizione non è sempre diretta...quella che schiaccia di più è quella che leggi nell'espressione e nelle parole della persona che hai di fronte...e allora ti chiedi se anche quella è una maschera...ma è un pensiero istantaneo che sfuma immediatamente...per non "impazzire" deglutisci e scegli la frase di convenienza più appropriata...
...ora non volevo soffocare questo pensiero e, come spesso è accaduto, visto che non ho più il mio blog, ho utilizzato il nostro, per "gridarlo"...anche se questo è un pensiero innocuo e continuo a non "gridare" quelli che lo sarebbero di meno...
pirandellianamente vostra
Marina

martedì, gennaio 11, 2005

Come ho potuto dimenticare 

Ho le mie canzoni preferite e le
ho scritte nel questionario...ce ne sono tante...
ma ne ho dimenticata una fondamentale...
struggente...e per me bellissima.

Motion picture soundtrack
(Radiohead dall'album KidA)

Red wine and sleeping pills
Help me get back to your arms
Cheap sex and sad films
Help me get back where I belong

I think you're crazy, maybe
I think you're crazy, maybe

Stop sending letters
Letters always get burned
It's not like the movies
They fed us on little white lies

I think you're crazy, maybe
I think you're crazy, maybe

I will see you in the next life


"Vino rosso e pillole per dormire.
Aiutami a tornare indietro tra le tue braccia.
Sesso a buon mercato e film tristi.
Aiutami a tornare da dove vengo.
Smetti di spedire lettere, le lettere
vengono sempre bruciate.
Non è come nei film/ Ci nutrono
di piccole bugie bianche.

Ti rivedrò nella prossima vita".

baci baci
crepuscolarmente vostra
Angela

lunedì, gennaio 10, 2005

Habemus Domus! 

...ho un tetto sopra la mia capoccia!
Finalmente ho fatto il trasloco e attenzione...
non abiterò nella casa di Barbie né tantomeno
nel fungo dei puffi...è proprio una casina con
2...ben 2 stanze! E non mi farà compagnia il
dolceforno ma una piastra con 2 e ripeto 2
fuochi...e non starò sotto Ponte Sisto a giocare
con le pantegane a scopone scientifico...saranno
proprio le pantegane a venire sul mio divano e
farsi un pokerino...
Siete felici?
Io si!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

vi bacio tutti!
scatolonescamente vostra
Angela

lunedì, gennaio 03, 2005

Sopra il giorno di dolore che uno ha... 

Quando tutte le parole sai che non ti servon più
quando sudi il tuo coraggio per non startene laggiù
quando tiri in mezzo Dio o il destino o chissà che
che nessuno se lo spiega perché sia successo a te
quando tira un pò di vento che ci si rialza un pò
e la vita è un pò più forte del tuo dirle "grazie no"
quando sembra tutto fermo la tua ruota girerà.

Sopra il giorno di dolore che uno ha.

Quando indietro non si torna quando l'hai capito che
che la vita non è giusta come la vorresti te
quando farsi una ragione vora dire vivere
te l'han detto tutti quanti che per loro è facile
quando batte un pò di sole dove ci contavi un pò
e la vita è un pò più forte del tuo dirle "ancora no"
quando la ferita brucia la tua pelle si farà.

Sopra il giorno di dolore che uno ha.

Quando il cuore senza un pezzo il suo ritmo prenderà
quando l'aria che fa il giro i tuoi polmoni beccherà
quando questa merda intorno sempre merda resterà
riconoscerai l'odore perché questa è la realtà
quando la tua sveglia suona e tu ti chiederai che or'è
che la vita è sempre forte molto più che facile
quando sposti appena il piede lì il tuo tempo crescerà

Sopra il giorno di dolore che uno ha

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