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giovedì, dicembre 23, 2004

Emozioni 

Penso di interpretare le sensazioni di tutti noi che ieri sera abbiamo rivisto il nostro spettacolo dello scorso anno...e destino, impersonificato da piccoli pezzi di carta con i nostri nomi, ha voluto che questo, il regalo più gradito, rimanesse in fondo, per aumentare la gioia e l'emozione...
...forte il cuore che batteva con lo stesso scandire ritmico di quello che il grande Roberto ha inserito come preludio dello spettacolo...
...grande Roberto...che ha lavorato di notte per farci emozionare di più...con i nostri visi, le nostre risate, le nostre papere...e grazie anche a Ludo che ha curato l'immagine delle nostre emozioni...
era troppo tardi ieri notte per rivedere il dvd...ma penso che ne consumerò le tracce...ma la cosa più bella è che noi ci siamo ancora e siamo insieme, con "pezzi" mancanti ma arricchiti di altri "pezzi"...e l'augurio a me stessa e a voi tutti per il futuro, è che rimaniamo sempre così, uniti con la voglia di fare teatro e di ridere insieme...
se sono stata un po' "lacrimevole" scusatemi, ma sono ancora presa dall'emozione di ieri sera!!!
Marina

giovedì, dicembre 16, 2004

Odio il capodanno inganno della storia... 

Ogni mattino quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.  Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione.  Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito.  Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci pente degli spropositi.  (……)  E’ un torto in genere delle date.  Dicono che la cronologia è l’ossatura della storia; e si può ammettere.  Ma bisogna anche ammettere che ci sono quattro cinque date fondamentali, che ogni persona perbene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei brutti tiri alla storia.  Sono anch’essi capodanni.  Il capodanno della storia romana, o del Medioevo, o dell’età moderna.  E sono diventati così invadenti e così fossilizzati che ci sorprendiamo noi stessi a pensare talvolta che la vita in Italia sia incominciata nel 752, e che il 1490 o il 1492 siano montagne che l’umanità ha valicato di colpo ritrovandosi in un nuovo mondo (….).  Così la data diventa un ingombro, un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al cinematografo si strappa la film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante.


Perciò odio il capodanno.  Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno.  Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi  ogni giorno.  Nessun giorno preventivato per il riposo.  Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore.  Nessun travettismo spirituale.  Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse.  Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano.  Perché hanno tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc…, dovremmo anche noi sentire il bisogno del tripudio.  Tutto ciò stomaca ……

Gramsci da l’Avanti del primo gennaio 1916.

Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!

baci baci
Angela
 

martedì, dicembre 14, 2004

Dolphins... 

Setosi al tatto, sinuosi ed eleganti, forti e gentili, sensibili ed intelligenti...immergersi con loro e giocare..sensazioni mai provate per le quali ho fatto un viaggio...che sognavo da tempo...
...ad un tratto mentre stai flottando fluida senti il loro muso forte, con quell'espressione quasi sorridente, che ti spinge potente sotto le palme dei piedi...e ti ritrovi a volare per tuffarti di nuovo...con loro che non ti lasciano sola ma sono pronti a trasportarti con gli occhi languidi di chi ti protegge...e si diverte se sente divertirti e si avvicina se avverte che non gli puoi fare del male...
...a quel punto sei lontana dai pensieri...stordita dalla bellezza e dalle risate...
...se prima pensavo fossero fantastici ora non trovo parole per descrivere le sensazioni che si provano a nuotare con veri delfini...
Marina

lunedì, dicembre 13, 2004

Confidenze troppo intime... 

che piacere uscire dal cinema e pensare di aver visto,
colto e ascoltato parole...immagini che riempiono
il cuore...così mi ha abituata Patrice Leconte...

e che bello ritrovarsi in una frase di una canzone:
"Ma ora è il momento di mettersi a dormire
lasciando scivolare il "libro" che ci ha aiutati a capire
che basta un filo di vento per venirci a guidare perché...siamo
naviganti...senza navigare..."(Ivano Fossati)

...in questo caso non è un "libro" ma un film...che mi ha rapita...
e guidata...che mi ha aiutato a capire!

Riconosco che non è un film facile...perché pieno di dialoghi...
che parla di solitudini e disagi...molto introspettivo...
a me è piaciuto molto!

baci baci
Angela

venerdì, dicembre 10, 2004

Miei cari, 

ho già scritto in privato al Grande Zecca.
Ora scrivo a tutti voi, per ringraziarvi per il vostro prezioso contributo e per la partecipazione collettiva ad una mia colossale menata mentale!

Vi scrivo solo ora perchè ho preferito dirvelo a decisione presa: ieri ho detto a Paolo che non sarei andato più e, contemporaneamente, ho ufficialmente optato per il "Campo Teatrale".

Al di là dei pareri vostri (a grande maggioranza per il cambio!), lo snodo è stato il parere brillante, intelligente e concreto del solito Sergio!
Il suo argomento tra i tanti che più mi ha convinto è che un'oretta di traffico in più quanto meno si compensa con la noia di un corso poco attraente.

Banale? da Sergio così poco?? maddài! invece il ragionamento è stato fatale nella sua apperente semplicità!

Ho chiamato Paolo, lui l'ha presa con classe -questi attori quanto so' bravi a fingere- anche se mi ha dovuto aggiungere che un po' l'aveva capito, che insomma io non ero molto adatto al suo corso ecc...

Vabbè.
Di là braccia aperte, sia dalla segreteria (il Campo è una scuola con circa 200 "allievi" di vari livelli) sia soprattutto della mia nuova "docente" Lia, che anche ieri sera mi è piaciuta molto. Farò vedere il dvd del nostro spettacolo di giu. anche a lei e sono certo stavolta di ricevere commenti un po' meno caustici!!

Insomma, alea iacta est. Grazie ancora, al Mentore e a tutti!

Se non riesco a venirvi a trovare prima di Natale: buon tutto. Di cuore.

baci & baci

Maurizio

mercoledì, dicembre 08, 2004

...approposito di leggende.... 

Dato che Palombella non ha avuto molto successo...
beccatevi questa!!!!
E' il testo di una canzone dei Meccano.
Baci Sara.

FIGLIO DELLA LUNA (Meccano)
Per chi non fraintenda /narra la leggenda /di quella gitana /che pregò la luna
/bianca ed alta nel ciel /mentre sorrideva /lei la supplicava /"fa che torni da me"/
tu riavrai quell'uomo /pelle scura /con il suo perdono /donna impura /però in cambio voglio/che il tuo primo figlio /venga a stare con me"/chi suo figlio immola /per non stare sola /non è degna di un re
Luna adesso sei madre ma chi fece di te una donna non c'è dimmi luna d'argento come lo cullerai se le braccia non hai figlio della luna
Nacque a primavera /un bambino /da quel padre scuro /come il fumo /con la pelle chiara /gli occhi di laguna /come un figlio di luna /"questo è un tradimento/lui non è mio figlio/ed io no, non lo voglio"
Luna adesso sei madre ma chi fece di te una donna non c'èdimmi luna d'argento come lo cullerai se le braccia non hai figlio della luna
II gitano folle /di dolore /colto proprio al centro /dell'onore /l'afferrò gridando/la baciò piangendo/poi la lama affondò/corse sopra al monte /col bambino in braccio /e lì lo abbandonò
Luna adesso sei madre ma chi fece di te una donna non c'èdimmi luna d'argento come lo cullerai se le braccia non hai figlio della luna.
Se la luna piena /poi diviene /è perché il bambino /dorme bene /ma se sta piangendo /lei se lo trastulla /cala e poi si fa culla/ma se sta piangendo /lei se lo trastulla /cala e poi si fa culla.

venerdì, dicembre 03, 2004

Sfoghi e con(s)igli 

Carissimi,
prendetela come una mail, che magari comunqe vi manderò. Ma ho bisogno di un vostro consiglio. E sono anche arrabbiato perchè avevo già scritto il post, ma poi 'sto blog mi ha buttato fuori perche la session era expired! Affan...

Il nostro gruppo del Sette mi manca moltissimo (come mi manca molto Roma). Devo dire che certe alchimie non sono facili da ricreare, ma certo il corso a cui mi sono iscritto qui e a cui vado da poco più di un mese è imparagonabile al "nostro".
Il "boss", Paolo, è bravo e anche simpatico. Però il gruppo è un po' sfilacciato, siamo troppo pochi (teoricamente in 8, di fatto non c'è stata una sola lezione che ci ha visto tutti insieme!), di età anche troppo lontane (max 56 min 17: una ragazza ha l'età di mio figlio!!!).
Ma il punto è che ... non mi prende "di cuore", ma solo di cervello. Mettiamola così: di testa capisco il percorso che Paolo sta portando avanti, ma lui è troppo rigido, a volte serioso. Un'ora e mezza della lezione di 3 ore è dedicata FISSA a una specie di riscaldamento yoga-ginnastica. Il che per uno "legato" come me non è neanche male, ma potete capì che du' palle!!!

Insomma, sto meditando di cambiare. Sono andato a fare due lezioni di prova da un'altra parte questa sett, aggregandomi ad un neogruppo in formazione.

Questa altra scuola è più "scuola", ma allo stesso tempo più vicina al mondo reale dello spettacolo di Milano, tipo il Sette insomma. E il corso in sè sembra molto più divertente e coinvolgente. La "docente" è una donna e mi ha fatto un'ottima impressione. Il gruppo, seppure ancora da definire, è più variegato.
Insomma col cuore non avrei già dubbi.

Però... però c'è che questo corso alternativo è impostato per 2 lezioni settimanali di 2 ore ciascuno. Col lavoro che faccio e per problemi familiari questo è già potenzialmente un casino. Inoltre vuol dire dover correre e stressarmi per due sere nel traffico di Milano, che sarà anche meno di quello di Roma ma vi garantisco che a volte sa essere delirante.

Ho la sensazione di fare comunque la scelta sbagliata. Cuore e cervello sono in contrasto, cosa che a me capita spesso.
Se resto dove sono ora con Paolo faccio un (per)corso molto lento, sicuramente serio ma mi annoierò un po'. Sembra che lui disdegni le scorciatoie, il che va bene, ma il suo metodo purtroppo non mi diverte anche se magari mi darebbe alla fine strumenti tecnici più completi.
Se vado dall'altra parte con Lia al contrario mi divertirò di più, ma mi incasino la vita privata e professionale, senza contare che è un "primo anno" e in sole due lezioni ho già rifatto cose che abbiamo visto con Sergio l'anno scorso.

Insomma gente sono ad un bivio, e mi trovo in uno stallo pazzesco che non mi è mai capitato prima neanche di fronte a scelte in fondo ben più importanti.

Mi dite qualcosa? Vi prego... devo decidere entro gio 9 alle 19! E' gradito anche il contributo di coloro che conosco solo dal blog...
Vi ringrazio sin d'ora e vi bacio tutti.
Mau

Invece che mandarvi una mail scrivo qui (anzi, mi sa che poi faccio comunque una mail...).

Vi scrivo sull'onda emotiva di giornate stancanti e convulse per me per tanti motivi diversi su cui non vi annoio.
Ma vi annoierò per chiedervi un consiglio. Riguardo alle mie scelte teatrali di quest'anno.

Il nostro gruppo del Sette mi manca moltissimo (come evidentemente mi manca molto Roma). Devo dire che certe alchimie non sono facili da ricreare, ma certo il corso a cui mi sono iscritto qui e a cui vado da un mese e mezzo è imparagonabile al "nostro".
Il "boss", Paolo, è bravo e anche simpatico. Però il gruppo è un po' sfilacciato, siamo troppo pochi (teoricamente in 8, di fatto non c'è stata una sola lezione che ci ha visto tutti insieme!), di età anche troppo lontane (max 56 min 17: una ragazza ha l'età di mio figlio!!!).
Ma il punto è che ... non mi prende "di cuore", ma solo di cervello. Mettiamola così: di testa capisco il percorso che Paolo sta portando avanti, ma lui è troppo rigido, a volte serioso. Un'ora e mezza della lezione di 3 ore è dedicata FISSA a una specie di riscaldamento yoga-ginnastica. Il che per uno "legato" come me non è neanche male, ma potete capì che du' palle!!!
Lui disdegna un po' scorciatoie, ci fa fare attività lente e meticolose che forse ci daranno strumenti importanti ma che nell'immediato sono noiose, troppo noiose.

Insomma, sto meditando di cambiare. Questa settimana ho "tradito" Paolo andando a seguire due lezioni di prova da un'altra parte, aggregandomi ad un gruppo in formazione.

Risultato: un casino nel mio cervello e nel mio cuore!
L'"insegnante" dell'altro corso è una donna, deliziosa nei modi sebbene esigente (e va bene così). Il corso è enormemente più divertente, e il gruppo potenzialmente più variegato.
Però... però... però il punto è che sono 2 volte alla sett 2 ore, rischio di stressarmi troppo con corse nel traffico di Milano per andarmi sì poi a divertire, ma ha senso farsi venire le tachicardie?? Senza contare che per la mia organizzazione familiare e per il lavoro che faccio 2 sere potrebbero essere troppe, chissà quante lezioni perderei, e in questa seconda scuola insistono moltissimo sul non perdere lezioni.
Inoltre questo corso alternativo che sto testando è un "primo anno" e oggettivamente in due sole volte ho già rifatto, magari con piccole varianti, cose che Sergio ci ha fatto fare l'altr'anno.

Ragazze e ragazzi, insomma, scusatemi, ma ci credete che non mi sono mai trovato di fronte ad una tale incertezza? neanche per scelte ben più importanti, in fondo!
E' che è tutta colpa vostra e di Sergio. Se l'esperienza del 2003/04 fosse stata loffia beh... certo ora sarebbe più facile. Sbaglio a paragonare questi (per)corsi al "nostro", mi sto rendendo conto che nel mare magnum dei laboratori si possano sostenere con uguale forza teorie anche opposte.
Però ora mi trovo davanti al classico bivio in cui cuore e cervello sono in conflitto -a me capita spesso- e in cui ho comunque il timore di fare scelte sbagliate e in cui temo che un corso o l'altro, invece di ricaricarmi le pile (come mi accadeva l'anno scorso... acc.. ancora... mannaggia), mi carichi negativamente sia pure per motivi opposti tra loro.

Sono nelle vostre mani, vi prego, datemi una dritta qualsiasi. Devo decidere al max entro gio. prox.

Vi ringrazio e vi bacio tutti, anche quelli che non conosco.
Mau


color...color... 

ci giocavo da piccola...ci inventavamo i colori più impensabili
e impossibili...perché ci fosse assicurata la vittoria...
non so...il verde caccola...il giallo canarino dell'uganda del nord...
...ecco, si manifestavano così i primi sintomi di una sindrome tuttora
sconosciuta!
Ma guardate un po'cosa ho trovato...

blu:
Chi sceglie questo colore cerca l'armonia.
Rappresenta la pace interiore e l'individualità.
Coloro che prediligono questo colore vogliono 
provare sensazioni più intense degli altri.

azzurro:
Colore della distanza e dell'immensità.
Chi sceglie l'azzurro non vuole sentirsi
intrappolato, ma si lancia costantemente 
alla ricerca di nuove esperienze.

rosso:
Colore pulsante, ricco di tensione.
Colore che suscita motivazioni ed eccitazioni.
Colore compatto, pieno di dinamismo.
Chi sceglie il rosso, cerca la passione.

giallo:
Chi sceglie questo colore desidera un'atmosfera
di amicizia e di sana allegria.
Coloro che prediligono questo colore
abbracciano la vita con entusiasmo e ricercano
la stabilità materiale.

verde:
E' il colore della rinascita, scelto da chi vuole
sentirsi appagato e in pace e, al tempo stesso,
porta il proprio sostegno al prossimo.

nero:
Chi sceglie il nero è alla ricerca di raffinatezza
ed esclusività.
Desidera emergere e prendere le distanze da
ciò che è ordinario e dalla routine.
Vuole essere considerato un anticonformista.

rosa:
Questo colore rappresenta la sensibilità, la 
dolcezza e il calore.
Chiunque scelga questo colore rifiuterà 
presumibilmente tutto ciò che è arrogante e 
disarmonico.
Il rosa è il colore delle emozioni.

...e potrei continuare...

baci baci
Angela


giovedì, dicembre 02, 2004

la mia droga si chiama...cinema! 

Sono diversi i film che ho visto in queste settimane,
non tutti degnissimi di nota ma tutto sommato
dei buoni prodotti secondo il mio più che modesto
parere!
Mi preme però consigliarvi VIVAMENTE...l'ultima
opera Pixar "The incredibles"...non rimarrete
delusi c'è tutto...ironia...comicità...tecnica...
I personaggi sono perfetti...esilaranti...Edna Mode
poi è una chicca imperdibile!
Chi ha pensato di farla parlare con la voce di Amanda Lear
è assolutamente da considerarsi un genio!
Jack Jack ultimogenito di questa incredibile famiglia è
un capolavoro...andate...andate...andate!

mollichescamente vostra
Angela


P.S. E che mi becca la dotta citazione del titolo...si becca un bacio in fronte...

biscotti cinesi... 

ieri il biscotto cinese portava in sé questo messaggio per me!
"E' qui che inizia un viaggio indimenticabile..."
...dove trovo un buon acido?... :)

trainspottingescamente vostra
Angela

mercoledì, dicembre 01, 2004

Una delle operé che me so trombé 


Palombella non era poi così magra je voulé chiamare lei palomBALLA


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