<$BlogRSDUrl$>

 

seistatotu

> un laboratorio teatrale molto creativo

> download area

giovedì, aprile 29, 2004

forse non tutti sanno che... 

In attesa delle prove di stasera e visto che il blog langue, eccovi qualcosa di curioso appena ricevuto via email.
ciao
Mau


> 1. In Libano gli uomini possono per legge avere rapporti sessuali con animali, purché si tratti di femmine. Avere rapporti sessuali con un animale maschio e un reato punibile con la morte. [Ah, così la cosa ha un senso!]

> 2. Nel Bahrain la legge consente a un medico di sesso maschile di fare una visita ginecologica a una donna, ma non di guardare direttamente i suoi genitali. Può soltanto vederli riflessi in uno specchio. [Ma così li vede capovolti!]

> 3. Ai musulmani è proibito guardare i genitali di un cadavere, e questo vale anche per gli impresari di pompe funebri; gli organi sessuali dei defunti devono sempre restare coperti per tutto il tempo da un pezzo di legno o da un mattone. [Un mattone?!]

> 4. In Indonesia la masturbazione viene punita col taglio della testa. [Porc...vabbè, da noi con la cecità!! ahahahahahah]

> 5. A Guam ci sono uomini il cui lavoro a tempo pieno consiste nel girare per le campagne e deflorare giovani vergini che pagano per il privilegio di stare con un uomo per la prima volta... Motivo: la legge dell'isola stabilisce a chiare lettere che una donna vergine non può sposarsi. [Esiste in qualche altra parte del mondo un lavoro anche
>lontanamente simile a questo?]

> 6. A Hong Kong una moglie tradita può uccidere il marito adultero, la legge glielo consente; ma può farlo solo a mani nude. Mentre può uccidere come più le aggrada l'amante del marito. [Ah, la Giustizia!]

> 7. A Liverpool, Inghilterra, la legge ammette commesse in topless, ma solo nei negozi di pesci tropicali. [Naturalmente!]

> 8. A Cali, in Colombia, una donna può avere rapporti sessuali soltanto col marito, e la prima volta che ciò accade, nella stanza deve essere presente anche la madre di lei. [Il solo pensiero fa venire i brividi; ma la domanda è: si limita a osservare, o dà anche consigli tecnici? Fa foto o gira filmati per ricordo? O per venderli? ...]

> 9. A Santa Cruz, in Bolivia, un uomo non può avere rapporti sessuali con una donna e con la figlia di lei contemporaneamente. [Immagino si sia trattato di un problema abbastanza grave, se hanno dovuto farci una legge.]

> 10. Nello stato americano del Maryland le macchinette dispensatrici di preservativi sono illegali. Cessano di esserlo solo se si trovano "in luoghi dove si vendono bevande alcoliche da consumare sul posto". [L'America e un grande Paese o no? Forse, però, non grande quanto Guam.]

> 11. A Winnipeg, in Canada, è illegale girare nudi in casa se le finestre sono aperte. [A meno che non si tratti di una 20enne...]

> 12. In Canada, se un debito è maggiore di 25 cent, è illegale pagarlo con pennies. [Posso fare un assegno?]

> 13. A Toronto, in Canada, è illegale salire sul tram di domenica se state mangiando aglio. [E vorrei ben dire!]

> 14. A Calgary, in Canada, una legge locale tuttora in vigore obbliga i negozi all'interno della città a provvedere palizzate per legare i cavalli. [Il lontano west forse non è poi così lontano...]

> 15. Nel Paraguay duellare è legale, purché ambo le parti siano registrate come donatori di sangue. [Un simile pragmatismo in Italia ce lo sogniamo...]

> 16. I legislatori della Giordania hanno previsto il tempo massimo che può trascorrere tra un rapporto sessuale e l'altro in una coppia di sposi: la legge ordina di fare sesso "almeno ogni quattro mesi". [80enni compresi?]

> 17. In Iran, con la rivoluzione islamica del 1979, gli scacchi furono messi al bando perché considerati un gioco "monarchico" e "militaristico". Poi, a metà degli anni '80, furono riabilitati con una fatwa (condanna religiosa) del fondatore della repubblica islamica, l'imam Ruhollah Khomeini. Nel gennaio 2000 l'ayatollah Jafar Saburi emetteva una nuova fatwa contro il gioco degli scacchi. [Eh sì, è degli scacchi la colpa se gli Americani sono così violenti...]

> 18. In Iran è proibito mangiare la carne di asini, cavalli o muli se l'animale, da vivo, si è accoppiato con un musulmano. [Ma chi è che deve verificarlo?]

> 19. A Singapore la gomma da masticare è bandita in quanto mezzo per "rovinare un ambiente libero da immondizia". [Giusto!]

> 20. In Qatar una donna che viene sorpresa nuda da un uomo si deve prima coprire la faccia, e poi, eventualmente, anche il corpo. [Ma che bel posto...]

> 21. Al concilio di Macon (585), nello Stato della Chiesa, a piccola maggioranza di voti, venne sentenziato che le donne avessero un'anima. [Discutibile...]

> 22. Dal "Pragmatica de locato et conducto", un testo giuridico in latino pubblicato a Napoli nel 1587 che trattava le leggi che regolavano l'affitto di un'abitazione:"Se capita che, nella casa affittata, il locatario, spinto da un terror panico, crede di essere assalito dagli spiriti maligni che a Napoli si chiamano monacelli, gli si permette di lasciarla senza essere costretto al pagamento di un compenso". ["Aiuto i debiti mi perseguitano! Me ne vado e manco pago!"]

> 23. Ad Avignone, in Francia, dagli anni '50 è illegale per qualsiasi disco volante atterrare in città. [UFO avvisato mezzo salvato...]

> 24. In Inghilterra è illegale vendere la maggior parte delle merci di domenica (anche se questa legge è per lo più ignorata); è invece legale vendere una carota. È anche legale venderla a qualsiasi prezzo e regalare con essa qualsiasi cosa che probabilmente qualcuno potrebbe voler comprare di domenica! [No comment...]

> 25. Nei Paesi islamici, quando ci si incontra per strada, abbracci calorosi, baci (ci si bacia sempre tre volte), saluti e convenevoli vanno riservati esclusivamente a persone dello stesso sesso, mentre è proibito ogni contatto fisico tra uomini e donne. Per i saluti si usa sempre la mano destra, alla mano sinistra sono riservati i lavori più umili, come la
>pulizia personale, e salutare qualcuno con la mano sinistra può essere interpretato come un gesto di maledizione. [Lo terrò a mente.]

> 26. A New York una legge vieta tenere un gelato in tasca di domenica mentre si passeggia per le strade della Grande Mela. [Le lavanderie sarebbero contente!]

> 27. Sempre a New York multe salatissime sono previste per le signore che andando dal parrucchiere si addormentano sotto il casco. [Le capisco...]

> 28. In Virginia è severamente vietato avere rapporti sessuali con i porcospini, non perché sia del tutto impossibile, sia chiaro, ma perché tale specie non supera i 20kg di peso. [Poveretto rischia di farsi male!]

> 29. In Alaska è vietato gettare alci vivi dall'aereo. [E se prima lo ammazzo e poi lo getto?]

> 30. Sempre negli Stati Uniti svegliare un orso per fargli una foto sarebbe una violazione imperdonabile: se anche si riuscisse a scampare alle grinfie dell'orso inferocito, si dovrebbe poi comunque affrontare la legge statunitense. [E ci mancherebbe, rompipalle del ca**o!]

> 31. A Los Angeles è espressamente proibito leccare i rospi locali. [Ma poverini, lasciateli in pace, tanto in principi azzurri non si trasformano di certo...]

> 32. In Oklahoma fare boccacce ai cani può costare addirittura il carcere. [Azz...]


venerdì, aprile 23, 2004

Sergio a "Nessun dorma" 

Ho messo sul web il pezzo di Sergio a Nessun Dorma. Scaricatelo!
Per vederlo è necessario installare il codec DivX 5 (eh???)
Vediamo chi ce la fa, a parte Giovanni che è in grado e parte Sonia che non riesce nemmeno a vedere il sito di Sorrisi e Canzoni....

Roberto

mercoledì, aprile 21, 2004

Maurizio ci ha mentito... 

Attenzione! Ho fatto una ricerca su Internet ed ho trovato un link interessante dal quale si evince che Maurizio fin da Novembre aveva intenzione di fuggire in Germania e di non completare il corso di teatro. La storia di Milano è una bufala! Seguiranno altre indagini per capire cosa Maurizio andrà a fare realmente in Germania (tutto sommato la faccia da tedesco ce l'ha...) cliccare qui
Luca

domenica, aprile 18, 2004

Succedeva solo da McDonald's 

Succedeva solo da McDonald's che a un certo punto uno abbassava la testa...e vomitava

Lo so, non é una cosa difficile da capire. Voglio dire...quella sera a Tiburtina Station ci stavamo in più di venti tra viaggiatori che avevano perso il treno e si erano attaccati al tram, manager in carriera e barboni in pensione, e guardie giurate, e tossicodipendenti che giocavano a freccette con le siringhe e...noi che facevamo da bersaglio...Eppure c'era uno, uno solo, l'unico, fortunatamente, che all'improvviso vomitava.

Magari era lì che stava sorseggiando tranquillamente il suo Calippo Dance Drink...magari era lì che stava gustando l'ultimo boccone del suo Trakoto Fish Menu, l'unico menu con 6 panini 250 gr di patatine e una Coca Cola da un litro e mezzo...alzava la testa un attimo... sentiva nel basso ventre che una mappazza che cominciava a roteare in maniera vorticosa e a salire verso la bocca dello stomaco e da lì su verso i polmoni e poi fin alla gola...non faceva in tempo a lanciare un'occhiata verso la sua vicina di tavolo, che in quel momento sembrava l'Oceano in tempesta....e Buuhaaaa!!! Vomitava!

Allora s'inchiodava, lì dov'era, gli partiva il cuore a mille...perché non poteva credere ai suoi occhi...Sembrava di assistere al film di Kevin Costner "Waterworld".

Il tavolino sembrava la Terra dopo lo scioglimento dei ghiacci polari...su un lato si potevano distinguere tre imbarcazioni, tre patatine ancora praticamente integre. A farle sembrare tre piccoli velieri era soprattutto la tipica maionese a pois di Mc Donald's che dava l'idea delle vele mosse dal vento.
Queste tre imbarcazioni stavano virando verso la parte opposta dove si erano assestati alcuni atolli di carne, probabilmente carne di pantegana che apparteneva al Trakoto Fish menu, decorati con gocce di ketchup e con dei ciuffetti di insalata che davano al quadro generale un non so che di esotico. Tra i piccoli velieri e la terraferma una mare in continuo fermento (blub! blub!) i cui colori andavano da un blu-verde Fossa delle Marianne ad un verde-marrone lido di Ostia.

Davanti a tutto questo, lui rimaneva lì immobile come se non c'entrasse niente, come se non l'avesse creata lui quella situazione e mentre attendeva la fine del primo tempo, si girava verso l'Oceano che in quel momento si era ritirato, verso la cassiera, la più brutta...ma così brutta che se si fosse sdraiata anche lei sul tavolino non avrebbe fatto altro che firmare il quadro, verso il ragazzo che stava pulendo per terra , verso il responsabile del punto Mc...e infine verso sul Commodoro, sì il Commodoro (preso in prestito da Novecento perché una roba così non l'aveva vista neanche sul Titanic mentre stava affondando)...e quasi per giustificarsi, guardandolo dritto negli occhi gli disse (lentamente ma con dolore): - "Sti cazzi...é colpa del cetriolino" .

E il Commodoro: "Ma vaffanculo!".


Giovanni Barocco

giovedì, aprile 15, 2004

Ed ecco i miei...

Chi siamo

Chi siamo? Forse siamo solo delle essenze, dei pensieri, parole afone che si sovrappongono silenziosamente. Forse noi siamo solo astratti, esistiamo nell’immaginario per incontrarci in questi siti virtuali. Il virtuale che si unisce al virtuale. E’ il pensiero a rendere astratti, è più veloce della luce, annulla distanze, avvicina ed allontana; è un uccello in volo che copre distese sconfinate di terra ed acqua senza stancarsi, dispone di energie inesauribili, è il sogno a mantenerlo vivo…

Lo chiamerò Igor

Lo chiamerò Igor. Non so il suo nome, ma mi piace chiamarlo così. Igor ha sui 45 anni. E’ russo, anzi per l’esattezza siberiano. Capelli chiari, svolazzanti, camicia a quadri, zaino sulle spalle, fronte larga, occhi di chi ha visto tanto e sofferto, le leggere rughe di contorno lo dimostrano. Ha un aspetto rassicurante, non chiede tanto, chiede solo due panini, ma è arrivato tardi, la distribuzione già c’è stata, non so come aiutarlo. Parlo con il coordinatore e chiedo se sono rimasti ancora dei panini. Sotto voce, circondato da Afghani, Rumeni, mi dice di si, ma bisogna aspettare, c’è troppa confusione, è rischioso. Igor appare calmo, anche se vedo dal suo viso una certa rassegnazione, come se già sapesse che questa sera non riuscirà a mangiare. Cerco di rassicurarlo, anzi vedo che si sta rattristando, per cui cerco di intavolare con lui una discussione che possa tenerlo sereno nell’attesa che i panini ci vengano portati. Chiedo ad Igor del suo paese e da quanti anni è in Italia. Sorride, forse è una domanda scontata, ma non per lui, che vive di solitudine ed emarginazione. E’ in Italia da quattro anni, fa lavori saltuari, ha lavorato di più gli anni passati, ma ora è dura, è difficile lavorare perché i datori non vogliono regolarizzarti, vogliono mantenerti in nero. Così facendo Igor rischia di tornare al suo paese, come extracomunitario non gradito. La legge lo impone, la nuova legge non tiene in considerazione che spesso è il datore ad essere in difetto e non il più debole, cioè Igor. Il suo italiano è stentato, ma le sue espressioni sono più chiare di qualsiasi discorso forbito. Parliamo della Siberia e del gioco degli scacchi. Mentre parla del suo paese, vedo che si riaccende, come se i suoi ricordi lo estraniassero dalla realtà dura che sta vivendo. I panini non arrivano. Chiedo ad Igor dove vive. Mi dice che non ha una casa. Dorme insieme ad altre duecento persone, nel deposito treni della stazione di Nuovo Salario. Osservo quest’uomo. Siamo così vicini e così distanti. Lui povero, io, ai suoi occhi, ricco. Due mondi a confronto, l’occidente opulento e dispendioso e l’est dimenticato ed abbandonato a se stesso. Mi dice che non può più aspettarmi. Il suo treno sta per partire, deve andare a dormire, ormai è tardi sono le 10 di sera. Mi guardo intorno freneticamente, ma non trovo più panini. Igor, mi saluta, un po’ deluso e con lo stomaco vuoto, ma comunque contento di aver scambiato quattro parole. Lo vedo allontanarsi, sono dispiaciuto perché non sono riuscito ad aiutarlo, in fondo mi chiedeva così poco. Improvvisamente vedo una delle volontarie con una busta di panini in mano. Corro da lei, le chiedo ed ottengo due panini. Ormai il treno di Igor sarà già partito, ma non importa provo lo stesso a raggiungerlo. Corro, corro, nel sottopassaggio qualcuno mi osserva. Fa caldo, la corsa mi fa sudare, salgo le scale, arrivo al binario, dovrebbe essere quello giusto, mi guardo intorno e scorgo in lontananza la sagoma di Igor inconfondibile, con la sua camicia a quadri. Mi avvicino, rallentando la mia andatura. Igor ha aperto il suo zaino che ora ha adagiato su una panchina, e sta disponendo meglio le sue cose, alcuni indumenti e qualche busta. E’ girato non mi vede. Gli metto una mano sulla spalla, lui si gira incuriosito. Sorridendo gli porgo i due panini…Igor sorride e per la prima volta lo vedo impacciato, vuole ringraziarmi, ma non ci riesce, improvvisamente mi da addirittura del lei, chiedendomi scusa della mia corsa. Gli stringo la mano, e gli dico di non preoccuparsi, il mio era un gesto dovuto. Lo saluto. Igor sorride e mi guarda mentre mi allontano. Quel sorriso mi ha lasciato molto. Ora mi interrogo sui nostri reali bisogni, sui bisogni effimeri di noi occidentali. Quanto siamo distanti ed ipocriti, da chi lotta quotidianamente per la propria esistenza. Il nostro è un mondo ovattato ed illusorio.

Luca

Lepre al salmì 

Era talmente buona che l'ho pensata ad occhi spalancati per tutta la notte...
Nei pochi attimi in cui mi é sembrato di addormentarmi ho immaginato di vedere un piccolo gruppo
di marmotte naziste sculettanti con i camici della Hertz che irrompevano nella casa di Maurizio e gli fratturavano
tutte le dita delle mani e dei piedi per impedirgli di inviare sms e scrivere sul blog...

Ora riguardo alla frase...sappiamo che l'associazione tra significante e significato é puramente convenzionale.
Esempio: pensate alle "pere"......:-)))) Maurizio!!!!!...Ma a cosa stai pensando??????!!!!???
Oppure "Spadolini"...io, per esempio immagino un pisellino piccolo piccolo...
Siccome alcune volte mi riesce difficile entrare nei meandri delle turbe psichiche di persone come
Alberoni...Berlusconi...('azzo...finiscono tutti per "oni") preferisco reinterpretare alcuni concetti
un pò sconclusionati basandomi su alcuni miei pilastri come la Gazzetta dello Sport, il Gundam e la pasta.
Nel caso specifico della frase che é rimasta scolpita all'ingresso delle Scale Parione...é un'mmagine che
mi é venuta in mente...qualche anno fa quando la mia morosa mi ha scaricato...e la cosa figa...é che non
ero incazzato con lei o per le solite cavolate che donne e uomini dicono in queste situazioni (bisognerebbe farci un'improvvisazione!!)...ma
con Alberoni!!Ha azzeccato tutto... pure tutte le frasi!!!

Giò

Mau ha proposto di inserire i nostri pezzi sul blog...e l'accontento...(da dire con lo stesso tono di "e la vedeva"!!!!)
Marina

Cartolina d'infanzia
Apro la mia finestra stamattina...tre gattini nel cortile in ordine rigoroso...il cielo plumbeo e l'aria frizzante...è settembre...
amo il calore dei suoi colori nelle passeggiate in collina...l'immagine del mio paese...il gigante addormentato disteso lungo la valle...
il lago gli bagna i piedi...

dolci ricordi di un infanzia a piedi nudi a raccogliere chicchi di girasoli...
a fare indigestione di more prima che finissero nel pentolone per la marmellata...
a sgattaiolare in soffitta per assaporare chicchi di uva appesi ad asciugare, che poi bevevamo con i cantucci inzuppati fino a metà del pollice e l'indice...
l'aia...vedere un pulcino nascere e scoprire che non è un batuffolo giallo ma spaventato e bagnato come qualsiasi altro cucciolo che viene alla luce...
la frescura di una stalla...il nitrito di un cavallo e il muggito di un vitello...lo starnazzare delle papere lungo la discesa scoscesa che porta al laghetto...
caldo pungente e polveroso...un trattore e sotto i piedi la forza delle spighe appena tagliate...
micetti con gli occhi ancora chiusi che si aggrappano al mio vestito nuovo...
mia nonna che curva nel suo abito nero si scioglie i capelli...lunghi fili argento brillante di una vita rinchiusa sopra una collina...

ho un grande tesoro dentro...non lo dimentico solo per convenzione...chissà perchè c'è qualcuno che ha cercato di chiudere questo forziere...
Marina

Raggiunta la consapevolezza

C'è un attimo, un piccolo attimo ogni mattina che ti separa dal sogno.
In quell'attimo, che precede il risveglio, tutto sembra ancora un sogno, e si vive quell'attimo nell'illusione che non sia accaduto nulla; e ci si sente sereni, sollevati dal peso dei giorni trascorsi.
Ci sono mattine, come questa, in cui vorresti dilatare quell'attimo, in cui invece ti risvegli consapevole perché in fondo non ti sei mai addormentato, e la consapevolezza ti ha rubato per quella notte i sogni.
La consapevolezza. Nell’esplosione della luce abbacinante della mattina l’irrefrenabile istinto che cova dentro.
Sarà lo stordimento dell’ennesima notte insonne o l’aria frizzante di una primavera finora contesa tra il freddo e l’afa mentre cammino come un automa, come tutte le mattine verso il grigiore del mio ufficio.
Oggi, ad una settimana dal mio compleanno. Oggi, che la mia vita sta prendendo delle strane pieghe. Oggi, per la raggiunta consapevolezza che tutto può accadere in poco tempo. Oggi e non domani.
Accelero il passo. I mercati traianei mi sembrano più rigogliosi, mi chiedo se veramente riuscirò ad andare a vedere la mostra sugli impressionisti così come mi sono promessa. Salgo affannosamente le scale.
L’ufficio è buio. Apro la finestra per cambiare aria, accendo l’aria condizionata per non soffocare tra un’ora, innaffio la pianta che campeggia sulla scrivania e si protende assetata a quel tiepido raggio di luce che entra della finestra, accendo il PC e digito la mia password. Gesti quotidiani che normalmente compio con la stanchezza di un rituale spento oggi si susseguono in modo frenetico quasi rivitalizzato.
Ieri sera, come spesso accade, sono passata sotto casa sua, come spesso accade, diversamente da sempre. La finestra del salone accesa, i suoi bonsai sul davanzale. Un'altra vita, e con la sua la mia che si rincorre, si confronta. Ora, in un gioco un po' cattivo del destino che mi porta e mi respinge verso la sua vita come un'onda che sbatte sugli scogli, ma lui non lo sa.
Sono passati cinque anni da quando ero io a vivere quelle stanze, in cui sono cresciuta per anni, sono passati solo tre anni reali da quando si è rotto quel cordone ombelicale che ci teneva legati indissolubilmente, in modo quasi patologico. Avevamo tanti sogni da realizzare insieme. Ci penso, e mi si forma ancora un nodo aggrovigliato di lacrime ed amaro in gola.
Forse è da lì che devo ripartire. Si è rotto qualcosa di veramente grande dentro di me, forse più grande della mia età di allora.
Forse solo ora sono pronta, perché avevo interrotto la mia vita, l'avevo messa in stand-by, e solo ora, dall'intimità di quella luce, le mie pupille si sono dilatate e hanno chiaro che lui ha un'altra vita, anche se l'ha iniziata a creare contemporaneamente ai nostri sogni, parallelamente ai sussurri dei nostri cuori...o forse solo del mio...
Gli errori che ho commesso dopo sono fotocopie rimpicciolite di quell'amore, grande, forse più grande di quanto mi si potesse chiedere allora. Ho cercato la parte di lui che amavo in altri uomini, ma non erano lui...forse migliori...forse peggiori...non lui...
Ora è arrivato il momento di accendere la luce, in un'altra casa, in un'altra vita, e allontanare il suo fantasma. Il fantasma di un amore grande ma malato.
È un altro cambiamento che inizia ora, che si aggiunge a tutto il resto. E forse meglio così. La consapevolezza completa.
Un lungo cammino.
Sto partendo da un libro.
Un libro. Non importa che rimanga solo mio. Non importa se stilisticamente fuori dai canoni della più moderna ars scribendi.
Un libro. Del resto fino a pochi anni fa tenevo un diario. E questa è la mia storia.
Marina

L'amore è... 

"L'amore è una ciambella per la donna, uno spaghetto per l'uomo"

(G. Lacetera, tratto live dalla seratina alle Scale Parione del 14.4.04)


ps: questa te l'avevo promessa, Gio! Ora però ci spieghi che c#*@% significa!!! Mau

martedì, aprile 13, 2004

Non ti muovere 

"La fedeltà non è un valore degli anni ragionati. L'infedeltà sì, perchè richiede precauzione, parsimonia, discrezione, e ogni sorta di qualità senili."

(dal romanzo di M. Mazzantini, pag 44)

ps: senza altri commenti, per ora. Mau.

venerdì, aprile 09, 2004

non c'ero 

porca miseria! non ce l'ho fatta!
com'è andata?
ludo

lunedì, aprile 05, 2004

5 aprile 

Di solito il giorno del proprio compleanno è strano. Almeno lo è per me.
In passato (ad es quando 4 anni fa sono arrivato agli anta) per me anche drammatico (e ne avrò altri di drammi!).
Però il fatto di nascere in Apr mi ha sempre facilitato. Cioè, ho sempre pensato fosse bello. E spesso si sono ricordati di me.
Forse perchè io ne parlo spudoratamente.

Ma, insomma, le manifestazioni di simpatia e affetto ricevute, tra email, sms e telefonate, anche da alcuni di voi mi hanno davvero commosso.
Si sono ricordate persone che proprio non pensavo potessero farlo. Il che tra l'altro accresce il mio senso di colpa: in passato ero noto tra amici e colleghi per la mia memoria in fatto di date, ora da alcuni anni la memoria è diventata vieppiù selettiva... leggi che sono un po' sclerotico, e mi continuo a ricordare i compleanni degli amici di vecchia data, ma per quelli di recente acquisizione ... tabula rasa!
Vabbè, comunque sono un po' su una nuvoletta. Grazie ancora.

Taglio.
Ho inserito alcuni commenti più sotto. Mi sono in particolare dilungato sulla "provocacija" -leggasi provokazia- di Marina.
Vedete voi che aggiungere, l'argomento è intrigante (brava Mary).

Bacioni
Mau

domenica, aprile 04, 2004

Colori 

Che uomini e donne fortunate siete voi che passate normalmente il vostro sabato e la vostra domenica tranquillamente a casa, o magari al mare, oppure passeggiando sotto il caldo sole delle prime giornate primaverili... E io No!!!!
Io sono qui che lavoro dalle 11.00 di questa mattina e ne ho ancora per un'altra ora!!!!

In compenso il nero del mio umore sta piano piano scomparendo per lasciare il posto agli altri colori che si stanno via via riaffacciando nella mia vita.
Rivedo il rosso, l'azzurro, il verde....
Mi sento un po' come quando Sergio c'ha fatto fare quella sorta di improvvisazione...
C'è una fine per tutto, anche per le cose brutte!

Vi voglio bene
Roberto

P.S. Un bacione particolare a Maurizio e Marina, loro sanno perché.

venerdì, aprile 02, 2004

Articolo apparso su "Repubblica" on line di oggi:
La fidanzata perfetta? Quella immaginaria
Su Internet la possibilità di "affittare" una ragazza per fingere una relazione. Foto, e-mail, lettere. Ma incontri dal vivo vietati.

..ci rendiamo conto a che punto siamo arrivati?! eppure dai corteggiamenti dei nostri "ragazzi" a teatro non pensavo ci potesse essere così poca voglia di conquistare una ragazza (o ragazzo, in un caso molto esplicito!!!) in carne ed ossa...vorrei aprire un punto di riflessione...vabbè...lo chiudo subito se volete!!!
buon weekend
Marina


ShinyStat This page is powered by Blogger. Isn't yours?

parole a memoria