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seistatotu

> un laboratorio teatrale molto creativo

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domenica, febbraio 19, 2012

Toc toc 

C'è ancora qualcuno qui?

lunedì, ottobre 27, 2008


lunedì, agosto 25, 2008

Foto 

Ecco le foto di Parole a Memoria 2;


http://picasaweb.google.com/peroleamemoria/ParoleAMemoria

martedì, aprile 08, 2008

Squadra (addio alla) 

Carissimi tutti,

non è stato facile, per niente, prendere la decisione che ho preso nei gg scorsi e soprattutto parlarne con Sergio e con voi ieri sera.

È stato –appunto- un “click”, un lampo in cui mi sono reso conto che questa esperienza travolgente ed affascinante che è sempre stato per me seguire il laboratorio del Sette era diventata un peso insostenibile per spalle che evidentemente non sono poi così solide e larghe. Non in questo periodo almeno.
L’ho detto anche alla mia (quasi ex) moglie poco fa e pure lei mi ha detto che è un errore. Ma non posso mandare a quel paese altri o altro e paradossalmente ci mando voi, rinunciando a quello che dovrebbe essere l’unico momento di sfogo fisico-emotivo vero della sett. Buffo no?

Mi dispiace, mi dispiace tanto; ma mi dispiace più lasciare voi che rinunciare all’ennesima sfida. Non ho più tanta voglia di combattere, ho combattuto molto negli ultimi anni e ora sono arrivato. Mi devo occupare di me stesso e non percepivo più quella ricarica espressiva e sentimentale che invece il Sette aveva sempre rappresentato per me. Mi mancherete, mi mancheranno i momenti “d’oro” del gruppo che mi ostino ancora a chiamare “Seistatotu” (anche se la formazione storica è stata rimaneggiata più volte). Ho paura però che non mi mancherà calcare il palcoscenico con voi quest’anno.

Ieri sera quando me ne sono andato sono stato avvolto da un’immensa malinconia. Ho fatto quattro passi per le vie del Pigneto. A casa –io che non bevo mai, soprattutto da solo- mi son fatto una birra, assente e scollegato, davanti alla tv. Poi un cumulo indicibile di piatti da lavare mi aspettava da 3 gg e ha chiesto gli dedicassi attenzione. Infine mi sono rilassato con una sigaretta. Del tutto naturalmente ho realizzato che avevo fatto la cosa giusta, quest’anno. Mi sono sentito liberato da un impegno. Un altro click.

Voi siete stati carinissimi come sempre ieri sera. Mi scuso perché ognuno ha i suoi problemi e non è giusto che i miei pesino più di quelli altrui. Anche per questo, Marina, non posso nemmeno pensare di essere un fardello ingombrante, già mi sento abbastanza in colpa così…

Ho già chiesto a Sergio se a Ott vorrà inserirmi in qualche altro gruppo del Sette. Magari con qualcuno di voi ci ritroveremo a condividere ancora emozioni forti e intense che solo quando si sono sperimentate si possono comprendere. Come in un serial la nostra “formazione” è cambiata più volte negli anni, magari ci ritroveremo in una “Nuova Squadra”, come è accaduto alla più bella fiction Rai(3) degli ultimi 10 anni.

Perdonatemi quindi il tono vagamente patetico, ma nell’abbracciare tutti e 10 fatemi mandare un saluto particolare a coloro che hanno sempre fatto parte del gruppo in questi anni, senza saltare mai nessun periodo: Massimo, Roberto, Giovanni, Luca, Marina (in rigoroso ordine alfabetico per cognome). Voi rappresentate la memoria storica completa di questo gruppo, di questa “squadra”. Una Compagnia di folli intelligenti e speciali che però ha sempre avuto vita propria al di là delle persone che l’ hanno via via composta (lo sapete che questa è una mia teoria di cui sono convintissimo!).

Con coloro con cui l’amicizia si era più approfondita non cambierà molto: non vi liberate tanto facilmente di me!

Da vanitoso puro non rinuncio all’ultimo corale abbraccio. Tanta merda per lo spettacolo di Giu. Sarò idealmente con voi.

Baci forti.
Mau

martedì, febbraio 26, 2008

THE BELLISSIM' STORY OF CAPPUCCETT RED 

One mattin her mamma dissed:
"Dear Cappuccett,take this cest to the nonn, but attention to the lup that is very ma very kattiv!And torn prest! Good luck! And in bocc at the lup!"
Cappuccett didn't cap very well this ultim thing but went away, da sol, with the cest.

Cammining cammining, in the cuor of the forest, at a cert punt she incontered the lup, who dissed: "Hi! Piccula piezz'e girl!' Ndove do you go?" "To the nonn with this little cest, which is little but it is full of a sacc of chocolate and biscots andpanettons and more and mirtills".
He risposed: “Ah, mannagg!”. "A Maruschella (maybe an expression com: what a cul that I had)" dissedthe lup, with a fium of saliv out of the bocc. And so the lup dissed: "Beh, now I dev andar because the telephonin is squilling, sorry."
And the lup went away, but not very away, but to the nonn's House.
Cappuccett Red, who was very ma very lent, lent un casin, continued forher sentier in the forest. The lup arrived at the house, suoned the campanel, entered, and, after saluting the nonn, magned her in a boccon. Then, after sputing the dentier, he indossed the ridicol night berret and fikked himself in the let.

When Cappuccett Red came to the fint nonn's house, suoned and entered. But when the little and stupid girl saw the nonn (non was the nonn, butthe lup, ricord!) dissed: "But nonn, why do you stay in let?"And the nonn-lup:"Oh, I've stort my cavigl doing aerobics!". "Oh, poor nonn!" said Cappuccett (she was more than stupid, I think, wasn't she?).
Then she dissed: "But...what big okks you have! Do you bisogn some collir?" "Oh, no! It's for see you better, my dear (stupid) little girl" dissed the nonn-lup.
Then Cappuccett, who was more dur than a block of marm: "But what big oreks you have! do you have the Orekkions?" And the nonn-lup: "Oh, no! It is to ascolt you better".
And Cappuccett (that I think was now really rincoglionited) said: "But what big dents you have!"And the lup, at this point dissed: "it is to magn you better! And magned really tutt quant the poor little girl".

But (ta dah!) out of the house a simpatic, curious and innocent cacciator of frod sented all and dissed:"Accident! A lup! Its pellicc vals a sac of solds."
And so, spinted only for the compassion for the little girl, butted a terr many kils of volps, fringuells and conigls that he had ammazzed till that moment, imbracced the fucil, entered in the stanz and killed the lup. Then squarced his panz (being attent not to rovin the pellicc) and tired fora the nonn (still viv) and Cappuccett (still rincoglionited).

And so, at the end, the cacciator of frod vended the pellicc and guadagned honestly a sacc of solds. The nonn magned tutt the leccornies that were in the cest. And so, everybody lived felix and content (maybe not the lup!).

THE END

Mau

sabato, febbraio 09, 2008

l'essenza dell'arte 



DOVE VA LA MANO LA' SEGUONO GLI OCCHI.
DOVE GUARDANO GLI OCCHI LA' SI DIRIGE LA MENTE.
DOVE POSA LA MENTE LA' NASCE L'EMOZIONE.
DOVE PALPITA L'EMOZIONE LA' SI REALIZZA L'ESSENZA DELL'ARTE.

(A.d. Darpana, Trattato indiano)
Sara
http://lunaditogni.spaces.live.com/

martedì, febbraio 05, 2008

Caos 





Bisogna avere dentro di sè il caos per partorire una stella che danzi...
F. Nietzsche




Questa frase mi fa impazzire...

volevo regalarla al nostro blog dimenticato...

volevo regalarla a tutti voi!

Sara


http://lunaditogni.spaces.live.com/


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